Ripartiamo in digitale – Voucher C.C.I.A.A. di Firenze

Ripartiamo in digitale 

La C.C.I.A.A. di Firenze mette a disposizione €  374.845,00

per iniziative di Digitalizzazione d’Impresa

Voucher Digitali I4.0

 

 

Risorse disponibili

Ammontano a euro 374.845,00 le risorse rese disponibili dalla CCIAA di Firenze e sono riservate alle singole imprese di tutti i settori, quale sostegno economico finalizzato alle iniziative di digitalizzazione Impresa 4.0 anche orientate alla sostenibilità ambientale, oltre che funzionali alla continuità operativa durante l’emergenza da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post emergenziale.

 

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente Disciplinare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese come definite dall’Allegato 1 al Regolamento n. 651/2014/UE della Commissione Europea, aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Firenze, e in regola con il pagamento del diritto annuale.

 

Valore del voucher

Fino a euro 7.000,00 nella misura del 70% dell’importo complessivo delle spese ammesse ed effettivamente sostenute, oltre la premialità di cui all’art. 4 del disciplinare, relativo al rating di legalità.

L’investimento minimo richiesto è di euro 3.000,00

 

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per:

  1. servizi di consulenza e/o formazione
  2. acquisto di beni e servizi strumentali

Tali spese devono essere riferite agli ambiti tecnologici di innovazione digitale Impresa 4.0 e dovranno riguardare almeno una tecnologia dell’elenco 1, con l’eventuale aggiunta di una o più tecnologie dell’elenco 2, e nello specifico:

 

Elenco 1: utilizzo delle seguenti tecnologie, inclusa la pianificazione o progettazione dei relativi interventi e, specificamente:

  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa 3D;
  • prototipazione rapida;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security e business continuity;
  • big data e analytics;
  • intelligenza artificiale;
  • blockchain;
  • soluzioni tecnologiche per la navigazione immersiva, interattiva e partecipativa (realtà aumentata, realtà virtuale e ricostruzioni 3D);
  • simulazione e sistemi cyberfisici;
  • integrazione verticale e orizzontale;
  • soluzioni tecnologiche digitali di filiera per l’ottimizzazione della supply chain;
  • soluzioni tecnologiche per la gestione e il coordinamento dei processi aziendali con elevate caratteristiche di integrazione delle attività (ad es. ERP, MES, PLM, SCM, CRM, incluse le tecnologie di tracciamento, ad es. RFID, barcode, etc);
  • sistemi di e-commerce;
  • sistemi per lo smart working e il telelavoro;
  • soluzioni tecnologiche digitali per l’automazione del sistema produttivo e di vendita per favorire forme di distanziamento sociale dettate dalle misure di contenimento legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
  • connettività a Banda Ultralarga.

 

Elenco 2: utilizzo di altre tecnologie digitali, purché propedeutiche o complementari a quelle previste al precedente Elenco 1:

  • sistemi di pagamento mobile e/o via Internet;
  • sistemi fintech;
  • sistemi EDI, electronic data interchange;
  • geolocalizzazione;
  • tecnologie per l’in-store customer experience;
  • system integration applicata all’automazione dei processi;
  • tecnologie della Next Production Revolution (NPR);
  • programmi di digital marketing.

 

Tutte le spese possono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2020 fino al 90° giorno successivo alla data della Determinazione di approvazione della graduatoria delle domande ammesse a contributo.

 

Invio delle domande

Le domande potranno essere inoltrate dal 16 luglio 2020 al 31 luglio 2020 (salvo eventuale chiusura per esaurimento delle risorse disponibili).

Per maggiori informazioni scrivici a segreteria@conflavoro.po.it oppure telefona allo 0574 900758 o se preferisci essere contattato, invia un messaggio  Whatsapp al 320 5628815

Riduzione del tasso INAIL per l’anno 2020. GUIDA e MODELLO

L’INAIL  ha reso disponibile  sul proprio portale   il modello OT (precedentemente OT24) e la relativa Guida alla compilazione. I documenti sono scaricabili  anche  nella sezione della modulistica  del sito dell’INAIL.

(CLICCA QUI per la GUIDA)

(CLICCA QUI per accedere alla sezione del MODELLO editabile)

Il modulo riguarda le istanze  di riduzione del tasso medio per prevenzione che saranno inoltrate nell’anno 2020 per gli  interventi migliorativi adottati dalle aziende nel 2019. 

Il modello è stato aggiornato  per l’anno 2020  con le novità    ma il comunicato precisa che il modello  verrà nuovamente rivisto  dopo l’estate.
L’Istituto ricorda che ” L’art. 23 delle Modalità per l’applicazione delle Tariffe, approvate con decreto  interministeriale del 27.02.2019,prevede una riduzione del tasso medio di tariffa per  le aziende che abbiano effettuato interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli previsti dalla normativa  in materia. “

La domanda  va presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso la sezione Servizi Online presente sul sito www.inail.it, entro il termine del 29 febbraio 2020, unitamente alla documentazione probante richiesta dall’Istituto. L’azienda può chiedere la riduzione qualunque sia l’anzianità dell’attività aziendale,  anche nel primo Gli interventi che sono considerati validi ai fini della concessione  del beneficio in ragione della loro valenza prevenzionale possono  essere:

A. Interventi di carattere generale

B. Interventi di carattere generale ispirati alla responsabilità sociale

C. Interventi trasversali

D. Interventi settoriali generali

E. Interventi settoriali.

L’azienda, dovrà indicare sul modulo di domanda per la riduzione del tasso medio per  prevenzione gli interventi che ha attuato nell’anno solare precedente quello di presentazione della domanda (ANNO 2019).

CONFLAVORO PMI Prato – Ufficio Stampa

IL CODICE DELLA CRISI D’IMPRESA: COS’E’ E COME ATTIVARSI

Nell’ambito del Decreto contenente il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il Legislatore ha introdotto una Riforma delle attuali procedure concorsuali finalizzata alla preventiva emersione della crisi. L’obiettivo  è “risanare l’impresa”. In tale contesto assumono rilevanza le nuove *procedure di allerta. Contestualmente sono state apportate una serie di modifiche al Codice Civile tra le quali si evidenzia:

– l’obbligo di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura dell’impresa anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa;

– l’incremento della responsabilizzazione degli amministratori;

– l’ampliamento delle ipotesi in cui nelle srl è obbligatoria la nomina dell’organo di controllo / revisore;

– la previsione di nuovi compiti (controlli) a carico dei predetti soggetti (sindaci / revisori).

*Procedure di allerta:

anticipare l’emersione della crisi intesa come strumento di sostegno, diretto in prima battuta ad una rapida analisi delle cause del malessere economico e finanziario dell’impresa, e destinato a risolversi all’occorrenza in un vero e proprio servizio di composizione assistita della crisi, funzionale ai negoziati per il raggiungimento dell’accordo con i creditori o, eventualmente, anche solo con alcuni di essi (ad esempio quelli meno conflittuali, o più strategici). La procedura di allerta ha carattere stragiudiziale.

In forza del nuovo scenario sono state apportate alcune modifiche anche al Codice civile, dirette a prevedere:

· l’obbligo per l’impresa / società di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura dell’impresa anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi;

· l’incremento della responsabilizzazione degli amministratori;

· l’ampliamento delle ipotesi in cui nelle srl è obbligatoria la nomina dell’organo di controllo / revisore.

Le novità in esame sono, in generale, applicabili dal 15.8.2020 (18 mesi dalla pubblicazione del Decreto sulla G.U.). Tuttavia, alcune disposizioni sono già entrate  in vigore dal 16.3.2019.

Conflavoro PMI  Prato, sensibile alla suddetta tematica, ha istituito all’interno della propria organizzazione lo (SPORTELLO ANTI CRISI). In sintesi, propone alle Imprese  associate un monitoraggio volto a soddisfare quanto richiede la legge:

· l’imprenditore individuale deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi e assumere senza indugio le iniziative necessarie a farvi fronte;

· l’imprenditore collettivo deve adottare un assetto organizzativo adeguato, come previsto dall’art. 2086, C.c., per rilevare tempestivamente lo stato di crisi ed assumere idonee iniziative.

Più specificatamente, per effetto di quanto stabilito dal nuovo comma 2 del citato art. 2086, introdotto dall’art. 375, D.Lgs. n. 14/2019, l’imprenditore, che opera in forma societaria o collettiva, deve:

– istituire un assetto organizzativo / amministrativo / contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale;

– attivarsi “senza indugio” per adottare / attuare uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi ed il recupero della continuità aziendale.

N. C. Ufficio Stampa

Conflavoro PMI Prato