Premi INAIL: tariffe ridotte del 32%, firmato il decreto da Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia e delle Finanze. 1,7 miliardi di risparmio per le aziende in tre anni, le risorse prese da investimenti e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Premi INAIL: tariffe ridotte per una media del 32%, il Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno firmato il decreto interministeriale per applicare quanto stabilito dalla Manovra approvata a dicembre 2018.
La Legge di Bilancio 2019, in particolare nei commi 1121-1128, ha previsto una revisione delle tariffe, che le aziende devono pagare per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a partire dal 1° gennaio 2019.
La rielaborazione delle tariffe ha riguardato l’aggiornamento del nomenclatore, il ricalcolo dei tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso per andamento infortunistico.
Il 27 febbraio 2019, come si legge nella notizia pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro, le due istituzioni impegnate sul tema hanno firmato il decreto ministeriale che abbassa le tariffe INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, di un terzo circa.
Dalla revisione delle tariffe risulta che i tassi medi per le imprese vengono ridotti di quasi un terzo. Le modifiche, spiega il Ministero, per i diversi tipi di lavorazione sono stati determinate prendendo in considerazione i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico nel triennio 2013-2015 e le retribuzioni soggette a contribuzione di competenza nello stesso periodo.
I tassi in vigore fino al 1° gennaio 2019 facevano riferimento ai dati del triennio 1995-1997.
Ne deriva una diminuzione del 32,72% dei tassi medi per le aziende, che passano dal 26,53 per mille del 2000 al 17,85 per mille.
Si stima un risparmio complessivo per le imprese di circa 1,7 miliardi di euro in tre anni.
Alcuni tagli sui tassi delle tariffe arrivano anche al 50% e in generale sono stati tutti ridotti, anche per le lavorazioni più rischiose sono stati mantenuti entro il 110 per mille, rispetto al 130 per mille della Tariffa 2000.
Come sottolineato dalla nota pubblicata sul sito del Ministero del Lavoro, si tratta di una riduzione importante con un impatto forte sulle entrate nelle casse dell’INAIL, che derivano dalle tariffe per i premi.
Al comma 1122 della Legge di Bilancio si legge:
Alle minori entrate derivanti dal comma 1121 si provvede mediante:
riduzione per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 delle risorse strutturali destinate dall’INAIL per il finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ai sensi dell’articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, per i seguenti importi:
- euro 110 milioni per il 2019;
- euro 100 milioni per il 2020;
- euro 100 milioni per il 2021;
b) riduzione per ciascuno degli anni 2020 e 2021 delle risorse destinate allo sconto per prevenzione secondo quanto previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38, e relative modalità di applicazione, per i seguenti importi:
- euro 50 milioni per il 2020;
- euro 50 milioni per il 2021
L’impatto, quindi, ricade sulle risorse strutturali destinate al finanziamento dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sugli sconti per prevenzione, previsti per le aziende che si impegnano per migliorare le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalle norme.
Se da un lato la revisione delle tariffe dei premi INAIL garantisce un risparmio per le aziende e ha generato soddisfazione e apprezzamento, dall’altro non si può non considerare che l’intervento ha un costo, soprattutto per quanto concerne la formazione e la prevenzione. Nasce, quindi, qualche preoccupazione.
Ufficio Stampa Conflavoro Prato