Stress da lavoro, l’OMS riconosce ufficialmente il “burn-out”

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Il BURN-OUT è generalmente definito come una sindrome di esaurimento emotivo.

Si tratta di una malattia in costante e graduale aumento tra i lavoratori dei paesi occidentalizzati a tecnologia avanzata, ciò non significa che qualcosa non funziona più nelle persone, bensì che si sono verificati cambiamenti sostanziali e significativi sia nei posti di lavoro sia nel modo in cui si lavora.

LO STRESS da lavoro – il burn out – è stato riconosciuto ufficialmente dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), che l’ha inserito nel suo grande elenco dei disturbi medici. Non di vera e propria malattia si tratta, ma di “problema associato alla professione”. I sintomi: “spossatezza sul luogo di lavoro”, “cinismo, isolamento o in generale sentimenti negativi” ed “efficacia professionale ridotta”. Il risultato è una “sindrome che porta a stress cronico impossibile da curare con successo”. La decisione arriva dopo decenni di studi. L’agenzia speciale dell’Onu per la salute fornisce le direttive ai medici per diagnosticarlo. Il primo ad occuparsi di burn out è stato lo psicologo Herbert Freudenberger nel 1974.

In sintesi,  il burn out si riferisce – secondo la classificazione – specificamente ai fenomeni nel contesto occupazionale e non in altri ambiti della vita. “Questa è la prima volta che il burn out è stato incluso nella classifica”, ed entrerà a far parte del nuovo elenco, Icd-11, che entrerà in vigore nel gennaio 2022.

N. C. – Ufficio Stampa Conflavoro PMI Prato